dal Corriere del Mezzogiorno, del 07/09/2022
di Annapaola Merone
Un «fauno con cembali» tirato a lucido, che offre il suo sguardo al Golfo di Napoli. Giù il telo, applauso: è così che entra nel vivo il progetto legato ai lavori di restauro delle otto statue all’ingresso della villa comunale di Napoli. È il sindaco Gaetano Manfredi, insieme con gli assessori Vincenzo Santagada ed Edoardo Cosenza, a svelare il recupero della prima delle statue. Il progetto fa riferimento all’associazione mecenati per l’arte, Macs, cui sono state affidate le otto statue per il tempo necessario all’attività di fundraising che farà risplendere gli otto monumenti devastati dal tempo, dall’incuria e dai graffiti. I progettisti sono l’architetto Carmine Gambardella e la restauratrice Valeria Brancaccio. Ma sono tantissimi i nomi dei professionisti coinvolti in una iniziativa che promette di rilanciare lo spazio che una volta era la passeggiata borbonica di Napoli.
Al Virgiliano
«Si sta lavorando a un progetto – ha detto il sindaco Manfredi – che prelude a un intervento più radicale. Il prossimo passo sarà un intervento al Virgiliano». Questa ulteriore ipotesi di intervento prevede la risistemazione delle piante e la rimodulazione della viabilità nella zona. Per la villa comunale, invece, il primo cittadino ha rivelato che ci sono fondi per due milioni da poter impegnare.
Il rilancio
Una iniziativa ambiziosa e complessa considerando che la villa comunale versa in condizioni complicate per motivi differenti. Ma si riparte dalle statue e da un lavoro di manutenzione dei giardini che potrà considerarsi concluso solo quando saranno definitivamente chiusi i cantieri e ultimati i lavori relativi alla linea sei della metropolitana. «La villa comunale – rileva l’assessore Cosenza – è un luogo importantissimo dove, se la preziosa opera dei mecenati interviene sulle statue, il Comune è impegnato sulle fontane».